giugno
2002
Sono contenta che gli
schemi della nostra educazione, sfruttamento,
manipolazione, ottundimento e altri comportamenti
distruttivi di vario genere siano sempre più
riconosciuti nella nostra vita sociale: sul
lavoro, nell'industria sportiva, in politica,
nelle associazioni, ovunque. Il libro 'Molestie
morali - La violenza perversa nella famiglia e
nel lavoro', edito
da Einaudi, scritto di recente da Marie-France
Hirigoyen, descrive tali schemi perversi sul
lavoro ed è diventato un bestseller in Francia
da un giorno all'altro. Concordo con l'autrice
sul fatto che è assolutamente importante aiutare
le vittime della violenza sul lavoro a
riconoscere questi schemi per diventare capaci di
combatterli e sfruttare tutte le possibilità che
hanno da adulti (associazioni di categoria,
internet, avvocati) specialmente se sono stati
oggetto di questo trattamento irrispettoso fin
dai primi giorni di vita. Ma lo studio citato sul
forum "ourchildhood.usa" del 1 luglio
2001, pare suggerire che una persona con
un'infanzia sana potrebbe diventare una persona
capace di far del male ai suoi figli per il fatto
che lei stessa è una vittima, umiliata e
trattata male durante le sue giornate di
lavoro... I giornalisti che preferiscono trovare
le cause degli abusi sui minori nella vita
presente piuttosto che nell'infanzia di chi
commette abusi (perché l'argomento infanzia li
spaventa) si confrontano spesso con me su questo
punto. Sono stati convinti che è più probabile
che i genitori possano picchiare i loro figli per
il fatto di essere oberati dal lavoro o perchè
sono disoccupati o qualsivoglia scusa. Devo
ammettere di non aver mai incontrato un solo
padre o una sola madre che picchi i suoi figli
per problemi di lavoro senza che siano stati loro
stessi maltrattati nella loro infanzia. Mentre so
di molte persone che umiliano terribilmente i
loro figli anche se hanno condizioni di maggiore
indpendenza nella vita, come artisti e
professori.
Per questa ragione devo dissentire dall'idea che
ci sia una mutua causalità tra gli abusi sul
lavoro (mobbing) e i maltrattamenti sui minori e
che i genitori picchino i loro figli PERCHE' sono
indifesi sul lavoro come si afferma. Sono
convinta che il 95% della popolazione mondiale, i
genitori che picchiano i figli per "ragioni
educative", lo facciano SOLO perché hanno
appreso questo comportamento per imitazione,
molto, molto precocemente nella loro vita.
Comunque attraverso la manipolazione,
l'umiliazione, l'inganno, facendo paura e
picchiando un bambino piccolo rischiamo che il
suo cervello si sviluppi in sintonia con queste
esperienze, insegnamo ai bambini esempi di
crudeltà, disonestà e indifferenza. Questi
bambini quasi certamente negheranno le loro prime
sofferenze, accuseranno altre persone invece dei
loro genitori per i problemi che avranno negli
anni successivi e rimetteranno in scena ciò che
hanno imparato, sul lavoro o con i loro stessi
figli. Perciò credo che i genitori che non siano
stati picchiati durante l'infanzia non saranno
portati a farlo, anche se avranno altri problemi.
The
Forbidden Issue © Alice Miller
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